Il Pasticcetto, noto anche come l’Amaretto di Caposele, ha una sua storia, particolare tra le tante cose, e noi oggi sul Magazine vi sveleremo tutte le curiosità su questo tipico biscotto che ormai fa parte della tradizione ed è diventata una gustosa abitudine di tutti i cittadini Caposelesi, e non solo.
Partiamo con il dire che Caposele ha una lunga e ricca tradizione culinaria, insomma si mangia bene. Questa è una certezza, soprattutto grazie alla capacità inventiva dei vari cittadini ma anche grazie alle condizioni morfologiche del territorio e alla qualità dei prodotti della terra. Ed è proprio da quest’ultima che deriva l’importanza dell’Amaretto, poiché la qualità di un prodotto alimentare è caratterizzata da vari fattori, fra quelli prevalenti troviamo la genuinità, ma ciò non è sufficiente per garantire da sola un vero e proprio riscontro sul mercato, infatti serve una certificazione che possa indicare la pregiatezza del prodotto .
L’Amaretto caposelese gode della certificazione riconosciuta dal Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali nel luglio del 2011, ovvero quello dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, meglio conosciuti come (PAT). Questa certificazione è un importante strumento di tutela che può costituire un volano anche per lo sviluppo economico e turistico a Caposele, in considerazione delle tipicità del nostro territorio ed in particolare delle peculiarità gastronomiche di Caposele. Come vi anticipavamo in precedenza, la cucina di Caposele è sempre stata, rispetto a quella dei paesi limitrofi, più ricca e più diversificata grazie alla felice collocazione geografica e di conseguenza al clima più mite rispetto a buona parte dell’Irpinia .
Tali condizioni hanno consentito una maggiore produzione agricola e la disponibilità di prodotti più gustosi. Inoltre, Caposele ha avuto degli eventi di natura socio-economica diversi dagli altri paesi della zona, in particolare i due grandi eventi che hanno influenzato molto lo sviluppo del paese, non tanto dal punto di vista economico ma certamente da quello sociale. Stiamo parlando della presenza di un enorme cantiere, agli inizi del ‘900, per la realizzazione della Galleria Pavoncelli e nello stesso periodo la costruzione del famoso Acquedotto Pugliese. La manodopera per questi due grandi progetti proveniva da tutta Italia, soprattutto lavoratori dalla Lombardia e dal Piemonte e proprio per questo motivo Caposele ha avuto la possibilità di avere degli scambi culturali, di usi, costumi, cibi particolari, inimmaginabili nei paesi limitrofi.
Ѐ proprio da qui che il nostro Pasticcetto forma le sue radici a Caposele, poiché l’amaretto tipico piemontese di colore chiaro, fatto con le mandorle e altri prodotti soliti, come le uova e lo zucchero , viene rivisitato in una forma nuova, tonda e di colorazione più scura, con l’utilizzo delle nocciole, di cui il nostro territorio è grande e rinomato produttore. Il tutto per rendere il prodotto unico, amato dai Caposelesi soprattutto ma anche, negli anni, dai tanti turisti che hanno imparato a conoscerlo durante i loro soggiorni nel nostro territorio.